Registrazioni delle convivenze di fatto
Dopo la recente approvazione della L. 76/2016, i conviventi di fatto possono registrarsi presso l'Ufficio Anagrafe del Comune rendendo una semplice dichiarazione. Il Comune di Furtei si conforma alla legge n. 76/2016, in vigore dal 5 giugno 2016, che prevede una serie di diritti, facoltà e responsabilità per le coppie di conviventi di fatto, formate da persone maggiorenni omo od eterosessuali, non vincolate da rapporti di parentela, affinità o adozione, da matrimonio o da un’unione civile, legate stabilmente da legami affettivi di coppia e di reciproca assistenza morale e materiale. I conviventi di fatto potranno ora registrarsi presso l'ufficio Anagrafe del Comune rendendo una semplice dichiarazione con allegate le copie dei loro documenti di identità. I requisiti sono la maggiore età, lo stato libero e la coabitazione nella stessa famiglia anagrafica (cioè lo stesso stato di famiglia). Le coppie che soddisfano queste condizioni possono compilare e sottoscrivere un breve modulo (presentandosi in anagrafe o scaricandolo dal sito Internet del Comune) in cui dichiarano il proprio legame affettivo di conviventi e di reciproca assistenza morale e materiale. La legge riconosce ai conviventi di fatto tutta una serie di importanti diritti, tra cui il diritto reciproco di visita, assistenza e accesso alle informazioni personali in caso di malattia o ricovero, la possibilità di designare il convivente quale rappresentante in caso di malattia che comporti incapacità di intendere e di volere o, in caso di morte, per tutto quanto attiene la donazione degli organi, al trattamento del corpo e alle celebrazioni funerarie. Le coppie di conviventi di fatto, inoltre, hanno la facoltà di disciplinare i propri rapporti patrimoniali con un contratto di convivenza, redatto, pena la nullità dell’accordo, in forma scritta con atto pubblico o scrittura privata autenticata da un notaio o da un avvocato, che dovrà a cura del professionista, essere trasmesso, entro 10 giorni dalla data della stipula o dalla data di autenticazione, all’Ufficio Anagrafe del Comune di residenza. La convivenza di fatto prevista dalla legge n. 76 può terminare in seguito a dichiarazione di cessazione dei legami affettivi di coppia da parte di entrambi o di uno dei componenti, oppure a seguito di fatti oggettivi: perdita della coabitazione, cambio di residenza di uno dei soggetti, decesso del convivente, matrimonio o unione civile tra i conviventi o tra un convivente ed altra persona. |
Come dichiarare una Convivenza di Fatto |
Gli interessati devono presentare un’apposita dichiarazione sottoscritta da entrambi (scaricabile dal sito internet del Comune o disponibile presso l’Ufficio Anagrafe) unitamente alle copie dei documenti di identità. La dichiarazione può essere inoltrata: - via e-mail alla casella di posta elettronica certificata all’indirizzo: protocollo@pec.comune.furtei.ca.it - via posta raccomandata all’Ufficio Anagrafe del Comune – Via Circonvallazione, 29 – 09040 Furtei. - direttamente presso l'Ufficio Anagrafe Via Circonvallazione, 29 – 09040 Furtei, negli orari di apertura al pubblico (la mattina dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 11.00 ed il pomeriggio il martedì dalle 15.30 – 18.00) muniti di documento di identità in corso di validità.
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ATTENZIONE: |
La dichiarazione non può essere effettuata da coloro che facciano già parte di una unione civile, i cui effetti non siano cessati al momento della domanda di iscrizione, né dalle persone coniugate fino al momento dell’annotazione dello scioglimento o della cessazione degli effetti civili del matrimonio sull’atto di matrimonio. |
Cancellazione di una Convivenza di Fatto |
La cancellazione della Convivenza di fatto può avvenire nei seguenti casi: • d’ufficio in caso di cessazione della situazione di coabitazione e/o di residenza nel Comune di Furtei di uno o entrambi i componenti della Convivenza di Fatto o in caso di matrimonio e unione civile; • su richiesta, qualora vengano meno i legami affettivi di coppia e di reciproca assistenza morale e materiale (cancellazione su domanda di una o di entrambe le parti interessate). La richiesta di scioglimento della convivenza di fatto (modulo scaricabile dal sito internet del Comune o disponibile presso l’Ufficio Anagrafe), unitamente ai documenti di identità dei dichiaranti dovrà essere inviata secondo le seguenti modalità: - via e-mail alla casella di posta elettronica certificata all’indirizzo: - via posta raccomandata all’Ufficio Anagrafe del Comune – Via Circonvallazione, 29 – 09040 Furtei. - direttamente presso l'Ufficio Anagrafe Via Circonvallazione, 29 – 09040 Furtei negli orari di apertura al pubblico (la mattina dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 11.00 ed il pomeriggio il martedì dalle 15.30 – 18.00) muniti di documento di identità in corso di validità. Nel caso di richiesta di cancellazione di una sola parte interessata, il Comune provvederà a inviare all’altro componente una formale comunicazione di avvio del procedimento ai sensi della Legge n. 241/1990 e s.m.i. . |
Effetti della dichiarazione della Convivenza di Fatto |
In base alla nuova Legge sulla disciplina delle convivenze, i conviventi di fatto: a) hanno gli stessi diritti spettanti al coniuge nei casi previsti dall’ordinamento penitenziario (art. 1 comma 38); b) in caso di malattia e di ricovero, i conviventi di fatto hanno diritto reciproco di visita, di assistenza, nonché di accesso alle informazioni personali, secondo le regole di organizzazione delle strutture ospedaliere o di assistenza pubbliche, private o convenzionate, previste per coniugi e i familiari (art.1 comma 39); c) ciascun convivente di fatto può designare l’altro quale suo rappresentante con poteri pieni o limitati in caso di malattia che comporta incapacità di intendere e di volere, per le decisioni in materia di salute oppure, in caso di morte, per quanto riguarda la donazione degli organi, le modalità di trattamento del corpo e le celebrazioni funerarie (art. 1 commi 40 e 41); d) diritti inerenti alla casa di abitazione (art. 1 commi da 42 a 45); e) successione nel contratto di locazione della casa di comune residenza per il convivente di fatto in caso di morte del conduttore o di suo recesso dal contratto (art. 1 comma 44); f) inserimento nelle graduatorie per l’assegnazione di alloggi di edilizia popolare, qualora l’appartenenza a un nucleo familiare costituisca titolo o causa preferenziale; (art. 1 comma 45); g) diritti del convivente nell’attività di impresa (art. 1 comma 46); h) ampliamento delle facoltà riconosciute al convivente di fatto nell’ambito delle misure di protezione delle persone prive di autonomia (art. 1 commi 47 e 48); i) in caso di decesso del convivente di fatto, derivante da fatto illecito di un terzo, nell’individuazione del danno risarcibile alla parte superstite si applicano i medesimi criteri individuati per il risarcimento del danno al coniuge superstite (art. 1 comma 49). L’Ufficiale d’Anagrafe rilascia la certificazione anagrafica relativa alla convivenza di fatto. |
Sottoscrizione di un Contratto di Convivenza: disciplina dei rapporti patrimoniali |
I conviventi di fatto possono disciplinare i rapporti patrimoniali relativi alla loro vita in comune con la sottoscrizione di un contratto di convivenza che deve avere le seguenti caratteristiche formali, da rispettare anche in caso di successive modifiche o risoluzione: • forma scritta • atto pubblico o scrittura privata autenticata. In caso di scrittura privata, un notaio o un avvocato dovranno autenticare le firme e attestare la conformità dell’accordo alle norme imperative e all’ordine pubblico. Ai fini dell’opponibilità ai terzi, i contratti di convivenza con sottoscrizione autenticata da un notaio o da un avvocato, devono essere trasmessi dal professionista al Comune di residenza dei conviventi entro i successivi 10 giorni dall’avvenuta stipula. Il contratto reca l’indicazione dell’indirizzo indicato da ciascuna parte al quale sono effettuate le comunicazioni inerenti al contratto medesimo e può contenere: a) l’indicazione della residenza; b) le modalità di contribuzione alle necessità della vita in comune, in relazione alle sostanze di ciascuno e alla capacità di lavoro professionale e casalingo; c) il regime patrimoniale della comunione dei beni (modificabile in qualunque momento nel corso della convivenza); Il contratto non può essere sottoposto a termine o condizione. Nel caso in cui le parti inseriscano termini o condizioni, questi si hanno per non apposti. Il contratto è nullo nei seguenti casi: a) in presenta di un vincolo matrimoniale, di un’unione civile o di un altro contratto di convivenza; b) in mancanza dei requisiti previsti per la dichiarazione di convivenza di fatto (assenza di rapporti di parentela, affinità o adozione; assenza di un legame affettivo stabile di coppia e di reciproca assistenza morale e materiale); c) se una delle parti è minorenne; d) se una delle parti è interdetta giudizialmente; e) in caso di condanna per il delitto di cui all’articolo 88 del codice civile (omicidio consumato o tentato sul coniuge). Gli effetti del contratto di convivenza restano sospesi in pendenza del procedimento di interdizione giudiziale o nel caso di rinvio a giudizio o di misura cautelare disposti per il delitto di omicidio del coniuge (art. 88 del Codice Civile), fino alla sentenza di proscioglimento. Il contratto di convivenza si risolve in caso di: a) accordo delle parti: in questo caso il provvedimento richiede il rispetto delle formalità previste per la conclusione del contratto e prevede – se i conviventi avevano scelto la comunione legale dei beni – lo scioglimento della stessa (si applicano, in quanto compatibili, le disposizioni del codice civile che regolano la comunione legale nel matrimonio). Se dal contratto di convivenza derivavano diritti reali immobiliari, al trasferimento degli stessi deve provvedere un notaio; b) recesso unilaterale: il notaio o l’avvocato che ricevono l’atto devono notificarne una copia all’altro contraente; se la casa di abitazione è nella disponibilità del recedente, l’atto di recesso dovrà concedere al convivente almeno 90 giorni per lasciare l’abitazione; c) matrimonio o unione civile tra i conviventi o tra un convivente ed altra persona: in questo caso la parte che ha contratto matrimonio o l’unione civile deve notificare al convivente di fatto l’estratto di matrimonio o di unione civile; una copia dovrà essere notificata anche al professionista che ha ricevuto o autenticato il contratto di convivenza; d) morte di uno dei contraenti: il convivente superstite o gli eredi del deceduto dovranno notificare l’estratto dell’atto di morte al professionista che ha ricevuto o autenticato il contratto di convivenza, che provvederà a notificare il contratto con l’annotazione della risoluzione del contratto all’anagrafe del comune di residenza. |