L'arte e l'archeologia religiosa
Testimonianze concrete della floridezza della comunità di Furtei nel Medio Evo sono, sia la piccola e suggestiva Chiesa di S. Narciso (XII sec), a due navate, sia la bella Parrocchiale di S. Barbara (XII sec.) [3B], il cui interno è a forma basilicale, diviso in tre navate da arcate a sesto acuto.
Quest'ultima, ricca d'arredi sacri, custodisce un'importante Tavola raffigurante la Crocifissione, attribuita al pittore stampacino Antioco Mainas (XVI sec.).
Altri tesori della parrocchiale sono un'acquasantiera del 1590, alcuni argenti sacri tra i quali si segnala la massiccia croce parrocchiale del peso di Kg. 5,5, la statua lignea di S. Barbara, in estofado de oro, e quattro antiche campane, una delle quali proviene dall'antica chiesa parrocchiale di S. Biagio, un vero cimelio, anche perché reca la scritta: Deus Homo Factus Est - Norice - Mdxxx (Dio si è fatto Uomo - Norce - 1530).
Sono inoltre da segnalare, dato che gli impianti originari risalgono al periodo giudicale: la Chiesa di S. Maria della Natività, riedificata e benedetta con due campane il 27 apr 1934; la Chiesa di S. Sebastiano, la Chiesa della Sacra Famiglia e quella campestre di S. Biagio.